La cucina italiana

Pellegrino Artusi: l’uomo che “inventò” la cucina Italiana a 71 anni

La cucina italiana, celebrata in tutto il mondo, ha un padre riconosciuto: Pellegrino Artusi. Ma ciò che rende straordinaria la sua storia è il fatto che abbia “inventato” la cucina italiana solo a 71 anni. E, soprattutto, senza essere uno chef professionista.

Una seconda vita dedicata ai fornelli
Nato a Forlimpopoli nel 1820, Artusi era un commerciante di seta in pensione quando, nel 1891, pubblicò a proprie spese “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” dopo numerosi rifiuti editoriali. Il libro, inizialmente ignorato, divenne un fenomeno culturale grazie al passaparola e fu ampliato fino a contenere 790 ricette nella sua versione definitiva.

La vera magia dell’opera di Artusi sta nel suo approccio: non era un semplice ricettario, ma un viaggio attraverso l’Italia unificata da poco, raccontata attraverso i suoi sapori. Dai “Cappelletti all’uso di Romagna” al “Risotto alla milanese”, dalle “Pappardelle alla lepre” ai dolci tradizionali, Artusi raccolse e codificò un patrimonio culinario che rischiava di rimanere frammentato.

Perché Artusi è ancora attuale
Il segreto del successo duraturo di Artusi risiede nei suoi principi: eccellenza degli ingredienti, rispetto delle tradizioni locali, semplicità e attenzione ai dettagli. In un’epoca in cui la cucina aristocratica dominava la scena, lui valorizzò la cucina delle case, delle famiglie, della quotidianità.

Scrisse in un italiano accessibile quando la maggioranza parlava dialetto, contribuendo all’unificazione linguistica del paese. Propose ricette realizzabili, democratizzando la buona cucina e rendendola patrimonio comune.

L’eredità artusiana oggi
A più di un secolo dalla sua scomparsa, i principi artusiani sono più attuali che mai. In un mondo di cibo industriale e standardizzato, la ricerca dell’autenticità e della qualità rappresenta una vera e propria forma di resistenza culturale.

Realtà come GHUSTO si ispirano a questa tradizione di eccellenza, proponendo prodotti che si distinguono per qualità e carattere. Dalle preparazioni ricercate alle conserve artigianali, fino alla selezione di vini che completano l’esperienza gastronomica, l’approccio alla qualità rappresenta il vero legame con l’eredità del primo grande narratore della cucina italiana.

Quando portiamo in tavola prodotti che rispettano i principi di eccellenza e tradizione, non stiamo solo nutrendo il corpo, ma partecipiamo a quella straordinaria storia d’amore per il cibo che Pellegrino Artusi ha saputo raccontare come nessun altro prima di lui.

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