Le busiate trapanesi, una storia di grano e tradizione

La storia millenaria delle busiate ha origine attorno ai focolari delle case trapanesi dove le donne, tra una chiacchiera e l’altra, trasformavano una semplice fettuccia di acqua e farina in un formato di pasta unico. Con movimenti precisi, tagliavano la pasta a strisce regolari e con mano sicura le arrotolavano sul “busu”, lo stelo sottile di una pianta spontanea mediterranea, per creare la caratteristica forma a spirale, perfetta per raccogliere e mantenere caldo il condimento.
La ricerca delle migliori busiate, rigorosamente trafilate al bronzo ed essiccate lentamente, ha portato GHUSTO a Marsala, dove un pastificio giunto alla terza generazione di maestri pastai, porta avanti con passione l’arte della pasta siciliana. L’unione tra l’antica sapienza e la ricerca della massima qualità, anche grazie all’utilizzo esclusivo di grano duro coltivato e molito in Sicilia, ha come risultato un prodotto eccellente che porta in tavola l’autentico sapore del grano isolano.
Sebbene il formato tradizionale sia quello lungo, GHUSTO propone la busiata nella più pratica ma ugualmente autentica versione corta. La superficie porosa e la struttura elicoidale, eredità della lavorazione artigianale, abbracciano perfettamente ogni condimento. Tra questi, l’abbinamento per eccellenza delle busiate è il pesto alla trapanese, fatto con pomodori, basilico, mandorle, aglio e pecorino. Ma risultano ottime anche con sughi di pesce, specialmente con pesce spada, gamberi o tonno fresco, o salse a base di verdure di come melanzane e zucchine. La consistenza della pasta permette anche abbinamenti con sughi più cremosi o a base di ricotta. Si consiglia una cottura al dente, con un tempo di circa 16-18 minuti.
Le busiate portano in tavola i sapori autentici di una terra ricca di storia, dove ogni piatto racconta tradizioni familiari che si tramandano nel tempo.