“Pestare” fa rima con “esaltare” (e il tonno lo sa bene!)

La Sicilia è da sempre un crocevia di culture e sapori. Per secoli, quest’isola ha accolto influenze da tutto il Mediterraneo, creando una tradizione culinaria che sa trasformare ogni incontro in una piccola rivoluzione del gusto.
Il concetto di “pestare” ingredienti per creare salse e condimenti attraversa tutta la storia del Mediterraneo. Ma è in Sicilia che questa antica arte ha trovato una delle sue espressioni più sorprendenti, soprattutto quando ha incontrato la ricchezza del mare locale.
Perché se c’è una cosa che i siciliani sanno fare bene, è prendere le tradizioni degli altri e trasformarle in qualcosa di completamente loro. Non per pigrizia, sia chiaro. È che quest’isola ha sempre avuto il vizietto di migliorare tutto quello che le capita tra le mani.
Così il mortaio, che altrove pestava tranquillamente basilico e pinoli, in Sicilia ha iniziato a osare. Capperi, olive, pomodori secchi, mandorle e – perché no? – pesce. Perché quando hai il mare più generoso del mondo a due passi, non usarlo sarebbe quasi un crimine (gastronomico).
I pesti di tonno Ghusto nascono proprio da questa tradizione che non sa stare ferma. Prendete il tonno siciliano, quello pescato all’amo come si faceva quando la fretta non aveva ancora rovinato tutto. Aggiungete ingredienti che sembrano venire da pianeti diversi ma che, una volta nel mortaio, scoprono di essere fatti l’uno per l’altro e il gioco è fatto.
Il Pesto di Tonno con Curcuma e Cipolla è un po’ come quella coppia di amici che non avreste mai messo insieme ma che poi diventano inseparabili. La curcuma porta le sue arie esotiche, la cipolla fa la dolce di casa, il tonno fa da mediatore con la sua personalità decisa ma diplomatica. Il risultato? Una salsa che può trasformare anche un pezzo di pane del giorno prima in un momento di pura felicità.
Il Pesto di Tonno con Pistacchio, invece, è più un incontro tra vecchi amici che si ritrovano dopo anni. Tonno e pistacchio si conoscono da sempre, hanno condiviso la stessa terra, lo stesso sole, gli stessi tramonti. Quando si incontrano nel barattolo non hanno bisogno di presentazioni, vanno direttamente al sodo: creare un sapore che ti fa chiudere gli occhi al primo assaggio. Perfetto per condire la pasta, magari una calamarata o un pacchero, con tutto il sapore e il profumo della Sicilia che riempie ogni spazio.
E poi c’è il Pesto di Tonno con Capperi e Peperoncino, che è praticamente la Sicilia in persona che si presenta. I capperi, piccoli gioielli salati che crescono tra le rocce come se niente fosse, incontrano il peperoncino che mette subito le cose in chiaro: qui si fa sul serio. Il tonno sta in mezzo e coordina questa sinfonia di caratteri forti, creando un equilibrio che è puro DNA isolano.
Questi pesti non sono nati per rivoluzionare il mondo della gastronomia. Sono nati perché qualcuno, da qualche parte in Sicilia, ha pensato che il tonno meritasse qualcosa di più dell’olio e del sale. E aveva ragione.
La prossima volta che aprite un vasetto, ricordatevi che state liberando secoli di storia, sperimentazione e – diciamolo pure – di sana testardaggine siciliana. Non male per quello che, dall’esterno, sembra solo un condimento.
E se vi viene voglia di raccontarlo a qualcuno, beh, evidentemente quello che avete appena assaggiato ha fatto il suo lavoro anche con voi.