Fiano di Avellino DOP
Il Fiano di Avellino si distingue come un vitigno che esprime con sincerità l'essenza del territorio irpino. Il vino che ne deriva, specialmente se gli si concede il tempo di maturare, diventa un fedele e gradevole interprete di questa terra, esaltandone le caratteristiche uniche. Tra i vitigni autoctoni italiani, il Fiano emerge indiscutibilmente come uno dei più vigorosi e ricchi di personalità, affermandosi con forza nel panorama enologico nazionale.
Fiano di Avellino IGT
Un grande bianco campano che si distingue per la sua raffinatezza, confermando anno dopo anno la sua qualità superiore. Caratterizzato da persistenza, luminosità e una chiara impronta minerale, questo vino affascina il palato. La sua notevole capacità di invecchiamento gli permette, se conservato adeguatamente, di mantenere un'espressione eccellente per molti anni.
Greco IGT
Un grande vino bianco che si distingue per la sua eleganza, combinando con successo gli elementi caratteristici di questo vitigno con una notevole componente minerale. Si fa notare per la sua unicità e persistenza, dimostrando una notevole capacità di invecchiamento. La sua costanza qualitativa lo rende un punto di riferimento tra i bianchi della regione.
Maremma Toscana DOC Vermentino “Le Stoppie”
Questo vino nasce da una storia particolare legata al territorio: "Le Stoppie" prende il nome dagli steli residui di grano che rimanevano nei campi dopo la mietitura, poiché prima del 2002 questi terreni erano destinati alla coltivazione cerealicola. Un DOC Maremma Toscana che rappresenta la trasformazione agricola di un territorio, oggi dedicato alla viticoltura con Vermentino in purezza al 100%. Coltivato tra 150-180 metri di altitudine su terreni franco-sabbiosi con esposizione sud-est, viene vinificato con metodo tradizionale in bianco a temperatura controllata, seguito da affinamento sui lieviti per un mese e imbottigliamento entro febbraio successivo alla vendemmia.
Maremma Toscana IGT Viognier
Originario della Valle del Rodano, il Viognier ben si adatta alla coltivazione nella Maremma Toscana grazie all'influenza del mare e alla protezione del Monte Amiata. Qui sviluppa un carattere unico, combinando ricchezza aromatica con freschezza e mineralità, risultando in un vino fragrante e dalla beva suadente. Il Maremma Toscana Viognier DOC della Fattoria San Felo affina sui lieviti per circa un mese prima dell'imbottigliamento, che avviene entro febbraio successivo alla vendemmia.
Piemonte DOC Chardonnay “Il Sendallo”
Roero DOCG Arneis “Reysù”
Il Roero Arneis DOCG "Reysù" di Paolo Manzone proviene da un vitigno antico, l'Arneis appunto, coltivato nelle colline piemontesi e liguri. Fermentato in acciaio inox a temperatura controllata e imbottigliato in primavera dopo otto mesi dalla vendemmia, questo vino incarna i valori della cantina: sincerità, schiettezza e onestà, offrendo un'esperienza autentica che rispecchia fedelmente il territorio.
Roero DOCG Arneis “Terre del Conte”
Il vitigno bianco Arneis è di casa nel Roero, terra collinare dall’antica storia vitivinicola, situata nella parte nord-orientale della provincia di Cuneo. Qui Tenuta Laramè possiede i vigneti a conduzione biologica da cui ricava le uve per realizzare quello che ormai a tutti gli effetti è considerato uno dei grandi vini bianchi dell’enologia italiana.
Sicilia DOC Grillo
Il Grillo rappresenta uno dei vitigni autoctoni più rappresentativi del Sud Italia, da sempre coltivato principalmente in Sicilia dove ha trovato la sua massima espressione. Tradizionalmente utilizzato come base per i migliori vini di Marsala, questo vitigno ha saputo reinventarsi come vino secco di grande personalità. Il Grillo si distingue per la sua capacità di produrre vini che privilegiano la texture rispetto al semplice profilo fruttato, regalando sensazioni tattili ricche e avvolgenti unite a una mineralità distintiva che riflette il carattere del territorio siciliano.
Sicilia DOC Grillo “Selene”
Nelle calde notti d'inizio agosto, sotto il cielo stellato siciliano, i viticoltori iniziano il loro paziente lavoro. La raccolta notturna non è solo tradizione, ma necessità: il fresco preserva gli aromi delicati delle uve Grillo, mentre la luna - come la dea Selene da cui il vino prende il nome - illumina i filari. Le uve, raccolte con cura certosina, vengono pressate delicatamente e fermentate per 15 giorni a 13°C, con successivo affinamento di 3 mesi in acciaio e un mese in bottiglia.