Vigneti delle Dolomiti IGT – Rosa Ulzbach

13,80 
Nel cuore del Campo Rotaliano, dove i terreni ciottolosi del fiume Noce creano condizioni uniche, l'azienda De Vescovi Ulzbach interpreta il Teroldego in versione rosé. La lavorazione prevede una pressatura soffice con macerazione brevissima, seguita da fermentazione a temperatura controllata che preserva freschezza e profumi varietali.

Vigneti delle Dolomiti IGT ‘Joanni’ Selezione

21,75 
Un affascinante blend rosso che reinterpreta lo stile bordolese sostituendo Petit Verdot o Malbec con il Lagrein autoctono, accanto a Merlot e Cabernet Sauvignon. Le uve sono oggetto di un'attenta selezione che inizia già in vigneto. Dopo la fermentazione in acciaio inox, il vino affina per 12 mesi in barriques di rovere, seguiti da ulteriori 6 mesi di maturazione in bottiglia prima della commercializzazione. Questo processo dona al vino complessità e struttura, mantenendo intatta l'identità territoriale altoatesina.

Vigneti delle Dolomiti IGT Manzoni Bianco

18,50 
Ottenuto da uve Manzoni in purezza, un vitigno nato dall’incrocio far Riesling e Pinot Bianco, questo vino si contraddistingue per la sua finezza e qualità. E’ caratterizzato da un buon corpo, che gli consente di “invecchiare” in bottiglia, nonché da un apprezzabile equilibrio tra acidità e aromaticità.

Vigneti delle Dolomiti IGT Rosso “Belleus”

26,00 
“Belleus” è il risultato della lavorazione di ben 5 vitigni. Le uve, coltivate tutte intorno ai 350 metri s.l.m., raggiungono nello stesso tempo il punto di maturazione e possono dunque essere raccolte e portate alla fermentazione insieme. La resa è bassa, non supera mai i 4.500 kg. per ettaro e l’affinamento avviene in barrique francesi per 22 mesi.

Vino bianco “Idol”

33,00 
Il vino prende il nome dalla versione arcaica di Edolo, borgo della Val Camonica. Questo bianco secco è prodotto con uve Solaris, un vitigno "PIWI" (acronimo tedesco per "resistente ai funghi"). I vini PIWI rappresentano l'avanguardia della viticoltura sostenibile: grazie a questi vitigni selezionati, si riduce drasticamente l'uso di trattamenti come rame, zolfo e calce, comuni anche nel bio. Il risultato è un vino che incarna una viticoltura più armoniosa con l'ambiente, coniugando sostenibilità e autenticità territoriale.

Vino bianco frizzante ancestrale “L’Eco”

18,75 
Un vino bianco frizzante prodotto secondo l'antico metodo ancestrale, tecnica che non prevede l'aggiunta di lieviti esterni, affidandosi invece ai lieviti indigeni presenti naturalmente sulle bucce dell'uva. Il risultato è un vino di straordinaria vivacità e immediatezza, che pur nella sua facilità di beva, rivela una complessità inaspettata.